A Night At The Opera

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  1. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (*InTheYearOf39* @ 7/8/2012, 10:10) 
    Grazie a tutte ^_^

    CITAZIONE (MoonyG @ 6/8/2012, 22:02)
    io mi immedesimo in Rossella, c'è poco da fare :darth:

    In realtà stavo costruendo il personaggio basandomi su una mia amica..vorrà dire che ogni tanto la farò anche tirare di scherma ^_^ l'unica cosa è che ti toccherà lavorare in ospedale..


    CITAZIONE (#Mayniac# @ 6/8/2012, 22:04)
    Io DEVO essere quell'altra :sese:

    il personaggio di Cecilia è basato su di me..però se ti va di suonare il pianoforte e studiare in accademia.. via libera ad immedesimarti ^_^

    Se lei la fai tirare di scherma, la mia tizia devi farla giocare a tennis <_<


    Siamo d'accordo? -_-
     
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  2. *InTheYearOf39*
     
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    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 12:11) 
    Se lei la fai tirare di scherma, la mia tizia devi farla giocare a tennis <_<


    Siamo d'accordo? -_-

    umh... cosa ne dici di equitazione? ^_^
     
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  3. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (*InTheYearOf39* @ 7/8/2012, 15:55) 
    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 12:11) 
    Se lei la fai tirare di scherma, la mia tizia devi farla giocare a tennis <_<


    Siamo d'accordo? -_-

    umh... cosa ne dici di equitazione? ^_^

    Ma che orrore :facepalm: Tiro al piattello? :roftl:
     
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  4. *InTheYearOf39*
     
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    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 15:56) 
    Ma che orrore :facepalm: Tiro al piattello? :roftl:

    ma come :bfbf: :bfbf: e io che mi immaginavo già la scena di Cecilia che convince il May a fare trekking a cavallo in un boschetto..poi lei cade e il gioco è fatto :shifty:



    sicura che non vuoi equitazione?

     
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  5. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (*InTheYearOf39* @ 7/8/2012, 16:00) 
    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 15:56) 
    Ma che orrore :facepalm: Tiro al piattello? :roftl:

    ma come :bfbf: :bfbf: e io che mi immaginavo già la scena di Cecilia che convince il May a fare trekking a cavallo in un boschetto..poi lei cade e il gioco è fatto :shifty:



    sicura che non vuoi equitazione?

    Hai detto boschetto? :darth: Fai come ti pare, al diavolo il piattello :roftl:
     
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  6. *InTheYearOf39*
     
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    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 16:03) 
    Hai detto boschetto? :darth: Fai come ti pare, al diavolo il piattello :roftl:

    Ahahahah.. :roftl: :roftl: allora aggiudicata equitazione e il boschetto :ph34r:
     
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  7. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (*InTheYearOf39* @ 7/8/2012, 16:13) 
    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 16:03) 
    Hai detto boschetto? :darth: Fai come ti pare, al diavolo il piattello :roftl:

    Ahahahah.. :roftl: :roftl: allora aggiudicata equitazione e il boschetto :ph34r:

    Certo però che come sport mi fa proprio schifo :facepalm:



    Sopporterò pensando al boschetto :roftl:
     
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  8. *InTheYearOf39*
     
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    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 16:14) 
    Certo però che come sport mi fa proprio schifo :facepalm:



    Sopporterò pensando al boschetto :roftl:

    Ma guarda che per la FF è perfetta! :shifty: Poi Brian adora gli animali ^^

    Su, cerca di sopportare.. :sisi:
     
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  9. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (*InTheYearOf39* @ 7/8/2012, 16:17) 
    CITAZIONE (#Mayniac# @ 7/8/2012, 16:14) 
    Certo però che come sport mi fa proprio schifo :facepalm:



    Sopporterò pensando al boschetto :roftl:

    Ma guarda che per la FF è perfetta! :shifty: Poi Brian adora gli animali ^^

    Su, cerca di sopportare.. :sisi:

    E io che volevo fare un doppio di tennis :darth:
     
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  10. *InTheYearOf39*
     
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    Capitolo 5 ^_^ un po' più corto rispetto agli altri..

    “Non essere triste Ceci, è solo un arrivederci!” disse Rossella cercando di consolare l’amica; “non sono triste, è solo…è solo che odio gli addii, ecco tutto” rispose Cecilia voltandosi verso l’amica. “Innanzitutto non è un addio ma un arrivederci, in secondo luogo non sarai triste ma hai gli occhi lucidissimi.. ti conosco bene Ceci, non puoi mentire, almeno non a me” disse Rossella “quindi saprai anche che in questo momento non mi va di parlare” replicò l’amica , “certo che lo so, ti voglio però dire che devi ritenerti fortunata ad aver conosciuto quei ragazzi” concluse Rossella; Cecilia la guardò con aria interrogativa, scosse il capo e si abbandonò ai suoi pensieri.
    Il taxi non tardò ad arrivare; le due ragazze si sedettero nel sedile posteriore; Rossella era di buon umore, chiacchierava di voglia con il taxista, chiedendo informazioni sulla città, sui luoghi da visitare, sulle università, sulla vita notturna.. Cecilia invece guardava fuori dal finestrino, ma il suo sguardo era completamente assente; l’immagine degli occhi tristi di quel ragazzo era così vivida nella sua mente che non riusciva a pensare ad altro. Le due ragazze sembravano essersi scambiate i ruoli. “Non ti sembra di esagerare? Hai l’opportunità di attraversare Londra in taxi, dovresti approfittarne! Non ci capiterà spesso di attraversare la città sedute comodamente sul sedile posteriore di un’auto sai?” con queste parole Rossella distolse l’amica dai suoi pensieri “forse hai ragione” rispose l’amica con un piccolo sorriso; all’immagine di Brian si sostituirono così Piccadilly Circus, la maestosa Regent Street, il Tower Bridge..il taxi percorreva lunghi viali alberati sui quali si affacciavano le tipiche case inglesi fatte di mattoni e dalle quali spiccavano i tradizionali bowindow. Poco a poco l’auto rallentò fino a fermarsi “eccoci arrivati” disse il taxista; le due ragazze lo ringraziarono e scesero dalla macchina che riprese immediatamente la sua corsa. “Che meraviglia!” esclamarono all’unisono le ragazze; un’elegante casa in tipico stile neoclassico inglese svettava davanti ai loro occhi; il portone, in legno scuro, era incorniciato da due maestose colonne in pietra a base circolare sulle quali poggiava una trabeazione ricca di decorazioni sormontata da un timpano. “Wow, sembra una casa costruita da John Nash!” esclamò sbalordita Cecilia “da chi scusa?” chiese stupita l’amica “per caso ti ho mandata in confusione pronunciando il nome John?” disse ridacchiando Cecilia e proseguì “comunque era l’architetto di corte di Giorgio IV, nulla a che vedere con il ragazzo dai lunghi capelli castani”, “oh adesso smettila.. certo è un ragazzo molto dolce, ma nulla più di questo ” intervenne Rossella, “come voi tu, ma sappi che anch’io ti conosco molto bene e quello sguardo così sognante l’ho visto poche volte sul tuo viso mia cara.. in ogni caso direi che ci conviene entrare, il cielo si sta incupendo e ho anche già sentito cadere qualche goccia” disse Cecilia mentre afferrava la valigia,“hai ragione, il tempo sta peggiorando a vista d’occhio.. su entriamo, l’appartamento è al quarto piano” rispose Rossella . Il palazzo era molto ben tenuto e, nonostante non fosse proprio in pieno centro, presentava delle ricche decorazioni; aveva un aspetto molto austero, forse un po’ troppo per due giovani studentesse che decidono di studiare all’estero, ad ogni modo le ragazze sembravano molto soddisfatte. “Eccoci finalmente arrivate al piano” disse Rossella aprendo la porta dell’ascensore; le ragazze, una volta uscite, si trovarono in un pianerottolo piuttosto ampio con tre porte “il nostro appartamento è quello” proseguì Rossella indicando la porta alla loro sinistra “allora non perdiamo tempo, entriamo! Sono proprio curiosa di vedere com’è dentro!” disse Cecilia.
     
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  11. MoonyG
     
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    :miao:
     
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  12. #Mayniac#
     
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    Se non è fratellaggine questa :miao:
     
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  13. *InTheYearOf39*
     
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    Capitolo 6 ^^

    “Può strattonare di meno per favore? ogni volta che frena la cintura di sicurezza mi stropiccia la giacca!” così Freddie si stava lamentando con il malcapitato autista che, con tono dispiaciuto rispondeva “mi spiace signore, ma purtroppo siamo in piena ora di punta, è difficile destreggiarsi in questa confusione.”
    Mentre nei sedili anteriori del taxi si discuteva di traffico, nel sedile posteriore si respirava un’aria completamente diversa; Roger cercava di consolare Brian, parecchio depresso, mentre John guardava sorridente fuori dal finestrino. “Come mai questo sorriso soddisfatto Deacy?” chiese Roger “nulla, semplicemente l’incontro di poco fa mi ha fatto decisamente bene” rispose John “a me invece ha fatto esattamente l’effetto opposto..” intervenne con tono mesto Brian. “E perché scusa?” chiese John con fare stupito “e me lo chiedi pure? ho appena conosciuto una ragazza che mi pare interessante e l’ho già persa..” disse il chitarrista con gli occhi lucidi “come persa?” intervenne Roger “beh, sto per essere rinchiuso in un ospedale chissà per quanto tempo, prima di poter salire nuovamente su un palco mi ci vorrà almeno un mese e mezzo.. si ricorderanno ancora di noi? Non hanno nemmeno un nostro recapito.. certo sanno che ci chiamiamo Queen ma non..” “ed è qui che sbagli” lo interruppe John; il batterista e il chitarrista guardarono l’amico con aria stupita. “Ecco oggi..” proseguì il bassista abbassando lo sguardo “oggi ho fatto una cosa che non è da me” ; dopo di che si fermò a prendere fiato, quasi come per farsi coraggio “che hai combinato Deacy?” chiese Rog incuriosito “beh ecco..all’inizio ho dato solamente alcune informazioni a Rossella sui locali in cui di solito suoniamo ma alla fine..ecco..alla fine..” “alla fine cosa?” incalzò Roger con un sorriso sornione “alla fine..” riprese il bassista “alla fine..ecco..alla fine le ho dato il mio numero di telefono” disse tutto d’un fiato. “Wohooo..hai capito il Deacy!?!?!” strillò Roger mentre il volto di Brian improvvisamente si illuminò “e tu hai un loro contatto?” chiese speranzoso il chitarrista “ovvio caro il mio lemon boy” disse John appoggiando affettuosamente una mano sulla testa del chitarrista scompigliandogli dolcemente i capelli “ma tu devi promettermi una cosa” proseguì il bassista “cerca di rimetterti in sesto e non appena sarai in forma ti darò il loro numero.. in realtà volevo farti una sorpresa più avanti ma vedendoti così depresso ho pensato di dirtelo fin da ora” “non puoi darmelo subito? ” chiese Brian con fare ingenuo “ma ti è andato di volta il cervello? vorrai mica chiamarle già stasera?! da quand’è che ti comporti come Roger? Rischi di spaventarle.. se davvero tieni a lei dai tempo al tempo e vedrai che tutto si sistemerà, te lo prometto” rispose John facendo l’occhiolino all’amico; “grazie John, davvero..” gli occhi di Brian sorridevano. “Ah, è questo che pensi di me eh?” disse Roger con finto tono scocciato; i due iniziarono a punzecchiarsi reciprocamente finché il taxi non raggiunse l’ospedale. Una volta scesi dal taxi i quattro ragazzi si trovarono di fronte ad una grande struttura grigia in cemento armato; l’andamento della facciata era scandito da tante piccole identiche finestre, mentre al centro due grandi porte scorrevoli facevano da asse di simmetria. I giovani si avvicinarono timorosamente alle porte e, non appena si trovarono a due metri dai grandi vetri scorrevoli, questi si aprirono “coraggio ragazzi” disse Freddie dopo un lungo sospiro “dobbiamo entrare”; prima di procedere però si voltò verso Brian. Il ragazzo aveva un’espressione davvero depressa; John strinse con un braccio la vita del chitarrista e gli sussurrò “forza Bri, prima entri, prima guarisci..e una volta fuori di qui vedrai come ci divertiremo”. Anche Roger, dal canto suo, cercò di consolare l’amico “non guardarci in quel modo Brian, ti prometto che verremo a trovarti tutti i giorni..e chissà che nel frattempo non riesca a rubare il numero di telefono delle ragazze a John”; i tre ragazzi stavano cercando di rincuorare l’amico quando un’infermiera irruppe nella conversazione “scusatemi giovanotti, se dovete entrare, come d’altronde presumo viste le condizioni in cui si trova il vostro amico, vi prego di procedere altrimenti potreste gentilmente spostarvi dall’ingresso? Le porte scorrevoli non si chiudono se della gente vi sosta davanti”. Era una donna sulla cinquantina, piuttosto in carne, portava degli occhiali molto spessi e aveva i capelli raccolti in uno chignon; dall’aspetto sembrava una persona alquanto severa, ma il tono di voce utilizzato era molto cordiale.
    “Ci scusi” disse John “comunque ha indovinato, dobbiamo proprio entrare”, “allora vi prego di seguirmi” proseguì l’infermiera; in pochi secondi i ragazzi si trovarono all’interno dell’ospedale.

    Dopo aver sistemato la parte prettamente burocratica, Brian fu accompagnato nella sua stanza; era una camera doppia e un letto, quello vicino alla porta, era già occupato da un signore di mezza età mentre poco più in là, vicino alla finestra, un letto con una testiera in ferro e delle candide lenzuola aspettava il povero chitarrista. “Hai visto come sei fortunato? Hai il letto con vista panoramica! ” disse Freddie “così nei momenti di sconforto guarderai fuori e ti sentirai libero..” concluse il cantante “non mi sembra il momento di scherzare” intervenne John, “ma io sono serissimo” replicò Freddie e proseguì “appena entrato in camera sono rimasto affascinato dalla vista che c’è..è vero che si tratta di uno scorcio di città piuttosto industriale e che la finestra è parecchio piccola, ma mi piace molto, davvero! Se me lo concedi Bri, uno dei prossimi giorni vengo qui a fare un disegno dal vero”. “In effetti è piuttosto malinconica come vista.. “ constatò Brian e proseguì “vieni pure quando vuoi, non può che farmi piacere” concludendo la frase con un sorriso; i tre ragazzi aiutarono Brian a sistemarsi e decisero di rimanere con l’amico ancora per un po’, con la speranza di rendergli la permanenza in quel posto lugubre più piacevole.
    Erano ormai le otto di sera quando un’infermiera, la stessa che li aveva accolti all’ingresso, entrò nella stanza “ragazzi, sono desolata ma ora dovete uscire.. l’orario di visita è terminato”; i tre musicisti salutarono affettuosamente l’amico e uscirono dalla stanza e Brian, dal canto suo, non tardò ad addormentarsi.

    Edited by *InTheYearOf39* - 12/8/2012, 14:29
     
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  14. MoonyG
     
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    Ma tu guarda Johnny... :shifty:
     
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  15. #Mayniac#
     
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    CITAZIONE (MoonyG @ 9/8/2012, 22:04) 
    Ma tu guarda Johnny... :shifty:

    Che razza di marpione :roftl:
     
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84 replies since 3/8/2012, 15:05   801 views
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